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dicembre 2014

Sara Mascitti > 2014 > dicembre (Page 2)

La Riforma del lavoro tra “contratti unici” e tutele crescenti

Il Jobs act del governo Renzi è diventato legge. Già dall’inizio di gennaio del 2015 dovrebbe entrare in vigore il primo decreto delegato - che concerne i "contratti unici" a tutele crescenti, cioè assunzioni a tempo indeterminato fin da subito, ma senza le tutele dell'articolo 18 per i primi 3 anni (quindi quella che è stata chiamata la "semplificazione" delle norme sui licenziamenti e sugli indennizzi). Il resto dei provvedimenti, come per esempio le norme sulla cassa integrazione, entreranno in vigore presumibilmente tra qualche mese. Ecco quali sono, gli elementi chiave della riforma del lavoro. Riordino dei tipi di contratto esistenti, con l’introduzione di un contratto unico a...

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Separazioni e divorzi senza passare dai tribunali

C'è chi ha descritto l'intervento normativo come la soluzione al problema di snellimento delle pratiche di separazione e divorzio, potendo così trovare finalmente pratica attuazione e facendo comparire l’Italia, di colpo, nella lista dei paesi dove separarsi e divorziarsi è più semplice.  È stata infatti introdotta in Italia la “negoziazione assistita”, con lo scopo di semplificare i procedimenti legati alle crisi coniugali, orientandoli verso una definizione privata, con l’aiuto di un avvocato o addirittura direttamente davanti all’ufficiale dello stato civile, senza quindi alcun coinvolgimento del Tribunale. Ma vediamo più nel dettaglio la novità che si prevede essere di maggiore applicazione.  Convenzione di negoziazione assistita da un Avvocato...

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Cartelle di pagamento – Se manca la riassunzione la cartella si paga

Mancata riassunzione in giudizio: l’accertamento impugnato battuta diventa, infatti, definitivo in seguito all'estinzione del processo.   È quindi legittima l’iscrizione a ruolo degli importi richiesti con un atto di accertamento che si sia reso definitivo per mancata riassunzione del giudizio di merito dopo una sentenza di cassazione con rinvio. Così, finisce la querelle che ha impegnato contribuenti, giudici e avvocati sul punto.   Sostanzialmente  se l’agente della riscossione notifica una cartella di pagamento recante l’iscrizione a ruolo di importi richiesti dall’ufficio delle Entrate con atto di accertamento e questo viene successivamente impugnato, sino a giungere in Cassazione. Se la Cassazione cassa e rinvia e il giudizio non...

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