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Come funziona lo sfratto?

Sara Mascitti > News  > Come funziona lo sfratto?

Come funziona lo sfratto?

sfratto2Basta non pagare il canone per un mese? Qual è la differenza tra i due tipi di sfratto? Come distinguerli e come tutelarsi?

Nel caso in cui all’approssimarsi della scadenza del contratto, se il locatore e l’ inquilino non trovano un accordo sul nuovo contratto, il locatore può avviare le procedure di sfratto per finita locazione. Di fatto il locatore deve:

    • Prima richiedere la restituzione al locatore dell’immobile tramite lettera raccomandata a.r. nei termini previsti dalla legge, ossia in genere almeno 6 mesi prima della scadenza,

 

    • Solo dopo potrà agire con lo sfratto.

 

Se il locatore non invia la richiesta? Lo sfratto non può essere eseguito e se si è chiamati in causa bisogna subito farlo presente al giudice. Diverso è lo sfratto per morosità che può essere intimato ai sensi del codice di procedura civile. La legge (per i contratti ad uso diverso da quello abitativo, quindi ad esempio per i contratti “commerciali”) parla di mancato pagamento del canone alle scadenze, la giurisprudenza ha chiarito che  per agire basta il mancato pagamento di una sola mensilità di affitto per intimare lo sfratto (mentre per i contratti “abitativi” una mensilità non pagata basta a giustificare la pronuncia di convalida di sfratto per morosità). Quindi la differenza tra lo sfratto per morosità di un contratto “commerciale” e uno “abitativo” è che per le locazioni ad uso non abitativo resta ad oggi indeterminato il numero minimo di mensilità di ritardato pagamento prima di procedere. Ma cosa chiede il locatore con lo sfratto? Lo sfratto è un procedimento speciale diretto ad ottenere una pronuncia giudiziale di convalida (dello sfratto), dichiarando altresì la risoluzione del contratto di locazione, il rilascio e la riconsegna dell’immobile da parte del conduttore, e il pagamento di tutti i canoni fino all’effettiva liberazione dell’immobile. Importante da sapere: l’inquilino può comparire all’udienza da solo, senza la necessità di un avvocato e chiedere un termine (c.d. termine di grazia) per pagare le somme dovute, evitando così lo sfratto!

AVVERTENZA: I contenuti di questa pagina si riferiscono a fattispecie generali e non possono in alcun modo sostituire il lavoro di un professionista qualificato. Per ottenere un parere legale in ordine alla questione giuridica che interessa è possibile richiedere una consulenza legale on-line oppure fissare un appuntamento  per un parere tecnico. Gli autori declinano ogni responsabilità per errori od omissioni, nonché per un utilizzo improprio o non aggiornato delle informazioni contenute nel sito.