Accertamento tributario e prelievo dati informatici
Con l’ordinanza 6/03/2019, numero 6486, la quinta Sezione Civile della Cassazione, ha sancito definitivamente l’accertamento tributario fondato sui dati contabili contenuti negli hard disk.
In riferimento alla situazione, la difesa del contribuente aveva mosso una violazione della legge, facendo leva sull’irregolarità dell’acquisizione dei dati tramite supporti di questo tipo. Come sostenuto dalla difesa, questa modalità, essendo illegittima, renderebbe i dati inutilizzabili.
La Suprema Corte ha rigettato tali istanze e ha ribadito il principio, in base al quale, l’irritualità dell’acquisizione delle informazioni non le rende inutilizzabili. I giudici hanno poi chiarito che, anche nel caso in cui le prove fossero state seguite in maniera irrituale, si farebbe comunque riferimento ai criteri di autonomia e indipendenza dei procedimenti.
La violazione in questione, dunque, potrebbe essere configurata come “mera irregolarità” e quindi l’utilizzo delle fonti non sarà mai precluso.
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