Cambia l’ANTIRICICLAGGIO
L’Italia ha recepito la normativa Europea. Ecco quali sono le regole da sapere per non sbagliare
Continuano a cambiare le normative antiriciclaggio del nostro Paese. In attuazione della V Direttiva Antiriciclaggio dell’Unione Europea, anche in Italia è entrata in vigore la nuova legislazione sul tema, con novità che riguardano principalmente i professionisti del fisco.
Con il Decreto Legge 125 del 2019, il Parlamento ha “recepito” le raccomandazioni inviate dall’Unione Europea (che aveva anche avviato di una procedura di infrazione) per parziale e incompleto recepimento della IV direttiva comunitaria sulla lotta al riciclaggio del denaro. L’Unione Europea contestava all’Italia uno scarso impegno nel contrasto alle attività criminali in questo particolare settore, di fatto così importante.
Il Decreto legge, che si compone di 6 articoli, fa propria la V Direttiva e dovrebbe essere sufficiente a evitare una multa europea al nostro Paese che è nel pieno della procedura di infrazione. Infatti nel Decreto vengono integrate e riviste le precedenti normative antiriciclaggio, così da adeguarle alle ultime indicazioni che l’UE fornisce.
Le novità riguardano principalmente commercialisti, fiscalisti e intermediari in genere, che dovranno fare i conti con nuovi e più stringenti sistemi di controllo e verifica dell’identità.
In particolare, gli intermediari finanziari sono ora obbligati ad adottare misure di verifica adeguata dell’identità per un numero maggiore di soggetti; nello specifico cosa cambia?
Queste operazioni di verifica dovranno essere compiute per:
– i clienti che operano con Paesi ad alto rischio di riciclaggio o di finanziamento del terrorismo;
– operazioni che coinvolgono Paesi Terzi ad alto rischio nonché in presenza di rapporti di corrispondenza transfrontalieri che comportino l’esecuzione di pagamenti con un ente creditizio o istituto finanziario corrispondente di un Paese terzo;
– operazioni relative a petrolio, armi, metalli preziosi, prodotti del tabacco, manufatti culturali e altri beni mobili di importanza culturale o di raro valore scientifico, nonché specie protette.
Inoltre, a partire dal 3 luglio 2020 sarà istituito il nuovo “Registro dei titolari effettivi di persone giuridiche, Trust e affini”, che aiuterà l’autorità giudiziaria a individuare più facilmente chi siano i titolari di trust economici o altre tipologie di società solitamente “anonime”.
Ma veniamo alle novità per le società, Trust e affini: entro fine giugno, gli amministratori delle società interessate dovranno comunicare i nominativi dei titolari, che verranno così registrati in un unico elenco, facilmente accessibile e consultabile.
Infine, la nuova normativa antiriciclaggio si propone di incentivare la collaborazione con le autorità fiscali e finanziarie degli altri Paesi Europei.
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