Danni da infiltrazioni? Se non paga il condominio, pagano i condomini
La responsabilità solidale condomìnio – condòmino per il fatto illecito ai danni del terzo. Se un condomino subisce dei danni nel proprio appartamento a causa di infiltrazioni provenienti da una parte comune dell’edificio (quindi condominiale) può agire contro il condominio, ma sono obbligati in solido anche tutti gli altri condomini che potranno essere tenuti a pagare la cifra relativa al risarcimento dei danni. Lo ha chiarito la Cassazione in una sentenza in cui si legge che “i condomini, essendo comproprietari delle parti comuni” (tra le quali, per esempio, il lastrico solare), ne assumono anche la custodia con il relativo obbligo di manutenzione. In caso di danni a terzi per difetto di manutenzione dell’edificio (quali ad esempio, le infiltrazioni di acqua dal terrazzo o dal lastrico), scatta la responsabilità solidale in capo a tutti i condomini. Il custode dei beni in comunione non può essere identificato né nel condominio (in quanto mero ente di gestione), né nel suo amministratore (che a tutti gli effetti è un mandatario dei condomini). Sono allora i condomini investiti dell’amministrazione della cosa comune, in base alla disponibilità di fatto che ne hanno e a un potere di diritto che deriva lo dalla proprietà piena sui beni comuni. La diretta conseguenza di quanto stabilito dalla Corte conseguenza è che vi sia solidarietà passiva per tutti i proprietari, nel caso di risarcimento per le infiltrazioni d’acqua che danneggiano uno dei condomini, quando per esempio ciò è determinato dalla scarsa manutenzione dei beni comuni. Il risarcimento del danno da cosa in custodia di proprietà comune – ossia condominiale – rientra nella regola della responsabilità solidale e quindi tale responsabilità riguarda sia il condominio che tutti i condomini singolarmente. Praticamente, in caso di danni derivanti da rovina delle parti comuni, qualora non paghi l’amministratore, il danneggiato potrà rivolgere la richiesta di indennizzo anche nei confronti dei singoli proprietari i quali saranno solidamente responsabili per l’intero. È smentita la tesi secondo cui ciascun proprietario esclusivo risponderebbe sempre in proporzione alla sua quota millesimale. In materia di responsabilità civile per fatto illecito, ribadisce la Cassazione, il codice civile prevede la regola generale della solidarietà passiva: se il fatto dannoso è imputabile a più persone, tutte sono obbligate in solido al risarcimento del danno.