La verità sul BOLLO AUTO
Tante raccolte firme sono state lanciate per l’abolizione del bollo per gli autoveicoli. Ma quali notizie sono vere?
Per chi non lo sapesse la tassa automobilistica, anche detta bollo auto è la vecchia tassa di circolazione, divenuta poi tassa di proprietà. È una tassa, anzi un’imposta, dovuta per il possesso del veicolo e prelevata in maniera forzata ai cittadini. In Europa molti non pagano il bollo. n paesi come la Francia la somma dovuta per il bollo auto viene dimezzata dopo 5 anni di possesso del veicolo; in Germania viene considerato il tipo di alimentazione del mezzo calcolando l’importo dovuto in base alle emissioni; mentre in Svizzera il bollo auto è determinato in parte in modo fisso (di 158fr – fino ai 3500kg) e in parte variabile ( il peso dell’auto moltiplicato per i Kw dell’auto/560), comunque andando a pagare a fine anno meno che in Italia. Ma cosa succede a non pagare il bollo auto in Italia? Diciamo che se il bollo è pagato in ritardo, al costo dell’imposta va aggiunta la sanzione amministrativa (pari al 6%) e degli interessi (in ragione del 2,50%), questo se il bollo auto viene pagato entro tre anni dalla scadenza. Dopo tale periodo di tempo l’Ente impositore può pretendere la tassa, tramite Agenzia di Riscossione (Equitalia), maggiorato della sanzione, degli interessi e delle spese di recupero del credito. Continuano a circolare in rete articoli che invitano i cittadini a non pagare il bollo auto. Il motivo? Secondo quanto riportato, perché è illegale in Europa e, per questo motivo, l’Italia ogni anno riceverebbe una multa. Ma non risultano sanzioni a carico dell’Italia. Si tratta di una notizia falsa! Nel 2012 è stata fatta una richiesta su questo argomento al parlamento europeo (interrogazione del 13\02\2012 in materia “tassazione delle autovetture nell’UE e il bollo auto italiano”). Tra le altre cose, è stato chiesto alla Commissione europea di avviare uno studio per capire quale sia la situazione della tassazione delle autovetture (quindi dell’italiano bollo auto) e del mercato automobilistico europeo negli Stati membri, quindi di verificare la compatibilità del bollo auto italiano con il mercato automobilistico europeo. La risposta? Non è contrario al diritto dell’Unione europea. Gli stati membri sono liberi di imporre i propri regimi fiscali in materia di tassazione delle autovetture.