Perché con la pace fiscale verranno annullate anche le cartelle superiori a mille euro?
Ecco come funziona
PACE FISCALE – La cosiddetta sanatoria dei micro-crediti esattoriali non si applicherà solo alle cartelle fino a mille euro, ma anche a quelle di importo superiore. È questa la normale conseguenza dell’interpretazione letteraria del decreto fiscale appena approvato dal Governo (meglio noto come “Pace fiscale”). Il testo della norma [1] non parla infatti di cancellazione delle cartelle di pagamento ma dei “carichi affidati agli agenti della riscossione” o, che dir si voglia, degli importi iscritti a ruolo. La conseguenza è che se hai delle cartelle di oltre mille euro potresti non dover pagare neanche queste. la cancellazione dei micro-crediti può colpire anche cartelle di importi ben più alti rispetto ai declamati mille euro dalla stampa nazionale.
Per comprendere le ragioni per cui vengono sanate anche le cartelle superiori a mille euro è necessario ricordare come avviene tutta la procedura di riscossione esattoriale. Quando un ente pubblico deve riscuotere un credito da un cittadino, risultati vani i tentativi a mezzo delle diffide bonarie, incarica l’Agente della Riscossione. Lo fa con uno specifico atto che si chiama “ruolo”. Nel momento in cui viene “iscritto a ruolo un credito” l’Esattore viene incaricato del recupero coattivo del credito indicato nel ruolo stesso. A tal fine l’Agente forma una cartella esattoriale e poi, se non ottiene l’adempimento spontaneo, passa alle procedure di pignoramento, di fermo o ipoteca.
Ebbene, la sanatoria approvata dal Governo, nel prevedere il condono, non si riferisce alle cartelle ma ai precedenti ruoli. E poiché una cartella può racchiudere in sé anche più ruoli di differenti anni, si avrà che singolarmente presi questi sono importi da non pagare anche se il totale della cartella è superiore a mille euro.
Forse un esempio riuscirà a chiarire meglio come stanno le cose.
Perché la pace fiscale cancella le cartelle superiori a mille euro?
Immaginiamo Mario Rossi, per tre anni di fila, non ha pagato il bollo auto. L’importo singolo da versare era di 500 euro; la somma degli arretrati è quindi di 1.500 euro cui si aggiungono le sanzioni e gli interessi. La Regione ha puntualmente inviato le diffide per interrompere la prescrizione e, di anno in anno, ha iscritti a ruolo gli arretrati formando tre ruoli differenti e incaricando l’Esattore di procedere al recupero coattivo. L’Agente della Riscossione locale, come spesso succede, anziché inviare una cartella per ogni singolo ruolo, ha preferito formare un’unica cartella che racchiude i ruoli delle tre annualità arretrate. In questo modo Mario Rossi ha ricevuto una cartella di oltre 1.500 euro. Ebbene, il debito non va pagato. E questo perché il singolo ruolo è inferiore a 1.000 euro anche se la successiva cartella, onnicomprensiva, supera tale tetto.Del resto non succede di rado che il contribuente riceva un’unica cartella per differenti causali ossia per multe, Irpef, contributi previdenziali dovuti all’Irpef, bollo auto, ecc. Ebbene, non perché l’importo della cartella supera mille euro egli deve pagare: difatti dovrà versare solo gli importi che, singolarmente presi, al netto di interessi e sanzioni, superano mille euro. Ma se una cartella contiene tanti ruoli ciascuno inferiore a tale importo, anche se la cartella è di diverse migliaia di euro, non va pagata.
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