Reato allontanare i figli dal padre?
La pronuncia risponde ad un genitore costretto ad avere solo rapporti telefoni con i figli. E’ reato? Cosa rischia la mamma?
Una famiglia normale, poi la separazione e i problemi per la gestione dei figli. Così inizia una guerra tra genitori che era culminata nell’allontanamento della madre e dei figli dal padre. Il padre si rivolge quindi al tribunale e arriva fino in Cassazione per ottenere che sia dichiarato “ Reato allontanare i figli dal padre ”. I giudici, analizzati i fatti hanno precisato che i soli contatti telefonici “non sono sufficienti ad esplicare il giusto ruolo genitoriale”. Ma sull’argomento sono numerose le sentenze che condannano il genitore per il reato di “sottrazione di minore” quando si allontana, cambiando residenza, senza il consenso o l’autorizzazione del giudice. Vale anche se il genitore che si allontana ha l’affidamento dei figli? Si certo, e aggiungo, non importa che l’altro sia stato avvisato. Rischia il carcere! Condannata la moglie che si trasferisce, comunicando all’ex marito la nuova residenza e permettendogli di vederlo non appena possibile e di avere con lui continui contatti telefonici. E se il padre acconsente? Allora cambia la situazione. È proprio la volontà contrastante tra i due a determinare il reato. Si tratta della c.d. alienazione genitoriale, cioè il comportamento di un genitore che esclude l’altro dalla vita del figlio, in modo diretto (cioè evitando i contatti) o indirettamente (suggestionando i figli e condizionandoli). I danni da alienazione parentale sono sotto la lente di ingrandimento degli esperti del settore, ma secondo alcuni sarebbero irreversibili. Molte sono già le condanne civili e penali. Dice la Cassazione “il ruolo di genitore non si può esplicare solo con conversazioni telefoniche o con visite saltuarie“.
Cassazione, sez. penale, sentenza del 4 novembre 2009 n. 42370
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