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aprile
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Cadute e scivolamenti: come funziona il risarcimento danni?
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RISARCIMENTO DANNI CADUTA – Cadute e scivolamenti: come funziona il risarcimento danni? Se da un lato il proprietario del suolo è sempre tenuto alla manutenzione e alla messa in sicurezza, dall’altro è sempre dovuto un minimo di attenzione.
Risarcimento danni caduta e scivolamenti: come funziona?
Prima di analizzare i diversi casi, bisogna far chiarezza sul concetto di “custode”. Quest’ultimo, infatti, è colui che è tenuto a custodire un bene per conto di altri, anche senza esserne il proprietario. La Pubblica amministrazione, ad esempio, gestisce il suolo pubblico per conto della collettività, pur non avendone la titolarità.
I casi
- Buche su strada o su marciapiede: sono la causa principale delle cadute e il problema spesso è causato dalla mancata manutenzione da parte dei Comuni. Il codice civile stabilisce che la responsabilità per questa tipologia di danni ricade su chi ha il dominio del bene e ha quindi il dovere di custodirlo, per questo si parla di “responsabilità oggettiva del custode”. Il custode non risponde ai danni solo se dimostra che la caduta o lo scivolamento è avvenuto per “caso fortuito” che scatta quando il pericolo si è verificato nell’immediatezza tanto da non dare il tempo al proprietario della strada di agire tempestivamente per mettere il suolo in sicurezza oppure quando il danneggiato pone un comportamento imprudente.
- Pavimento bagnato o scivoloso: in questo caso, la responsabilità del titolare scatta solo se la situazione non era stata segnalata preventivamente.
- Cadute in condominio: sono le più difficili da valutare. Per la prova della responsabilità di condominio, occorre dimostrare che lo stato dei luoghi presentava un’obiettiva situazione di pericolosità tale da rendere non evitabile il danno.
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