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Sanatoria degli irregolari? Vediamo perché ha meno successo del previsto

Sara Mascitti > News  > Sanatoria degli irregolari? Vediamo perché ha meno successo del previsto

Sanatoria degli irregolari? Vediamo perché ha meno successo del previsto

Nel Decreto Rilancio è previsto anche il termine per la regolarizzazione del lavoro irregolare, dal 1 giugno sono partite le richieste di :
regolarizzazione di rapporti di lavoro sommerso o  di nuove assunzioni , da parte dei datori di lavoro, e di permessi temporanei per la ricerca di lavoro da parte di lavoratori immigrati con permesso scaduto . Il commento degli addetti ai lavori non si è fatto attendere: manodopera sì, ma specializzata: non è più tempo per “importare” semplici braccianti.
Gli italiani, soprattutto dopo la pandemia, hanno riscoperto l’agricoltura e il lavoro dei campi ed in tanti stanno anche iniziando a specializzarsi nel settore.
A dirlo sono i dati di “Agrijob”, un portale messo a disposizione dei disoccupati per trovare un lavoro in campagna.
Ma anche gli imprenditori agricoli che sempre più investono in macchinari ad alta tecnologia per aumentare e velocizzare la produzione e per rendere il lavoro meno pesante ai loro dipendenti.
Questo dimostra come, probabilmente, la sanatoria (valida non solo per l’agricoltura, ma anche per i settori dell’allevamento e zootecnia, pesca e acquacoltura, assistenza alla persona e lavoro domestico) inserita nel “decreto rilancio” potrebbe togliere posti di lavoro a chi, soprattutto a causa della pandemia, si è ritrovato senza lavoro o senza soldi e ha investito nella propria formazione per cercar spazio in questo settore.
C’è bisogno di manodopera in agricoltura. Questo lavoro viene troppo spesso visto come denigrante, ma non lo è, questo è stato il primo commento di molti imprenditori. Chi vive il settore quotidianamente racconta come nelle realtà consolidate, in aziende agricole ben organizzate, l’ombra del caporalato non c’è e l’idea del lavoro come un lavoro pesante e di manovalanza semplice non esiste. La visione antica insomma non è aderente alla realtà. Non è chiara la quantità di meccanizzazione che c’è oggi, i dipendenti spesso si siedono su un trattore e non svolgono un lavoro con la schiena piegata per piantare o raccogliere i pomodori 12 ore al giorno come si pensa, ci spiega un tecnico del settore. Ma allora perché la manovra non ha il successo sperato? Perché gli imprenditori temono che la procedura, che funziona come una auto-denuncia possa aprire la porta all’Agenzia delle entrate o ad altri organi di controllo.
Il vero bilancio potremo compilarlo allo spirare del termine, stiamo a vedere .
Per maggiori informazioni scrivi all’indirizzo email : info@saramascitti.it